Leggendo questo articolo non comprerai più i vestiti così superficialmente!
Negli ultimi anni, l’industria della moda ha iniziato a fare i conti con un lato oscuro spesso ignorato. In un mondo dove la moda domina il mercato, parlare di abbigliamento sostenibile non è più una scelta ma una necessità. Questo articolo esplora il cuore del cambiamento, raccontando perché scegliere capi
sostenibili può fare la differenza, non solo per il pianeta, ma anche per chi li indossa. Leggere questo articolo è importante per chiunque voglia capire come le proprie decisioni quotidiane, persino davanti all’armadio, possano contribuire a costruire un futuro più responsabile e consapevole.
Spreco e inquinamento
L’industria della moda produce circa 100 miliardi di capi l’anno, ma 92 milioni di tonnellate finiscono in discarica. Per produrre un paio di jeans servono circa 7500 litri d’acqua. Inoltre, ogni anno mezzo milione di tonnellate di microfibre plastiche finisce
negli oceani.
Questi numeri mostrano quanto l’abbigliamento inquini il pianeta e per questo scegliere vestiti sostenibili e riutilizzare i capi può aiutare a ridurre l’ impatto ambientale.
Abbigliamento sostenibile
L’argomento è molto attuale e sentito in questi ultimi anni: lo dimostrano eventi come il Green Carpet e le ultime collezioni di tessuti riciclati proposti da alcuni brand che si impegnano per convincere sempre più altri brand ad attuare scelte che siano responsabili nei confronti dell’ambiente. Dunque il concetto di
abbigliamento sostenibile si riferisce ai capi di abbigliamento prodotti in modo tale da minimizzare l’impatto ambientale e industriale con specifiche e accorte tecniche di produzione.
La caratteristica che differenzia dal “normale abbigliamento” quello sostenibile è l’utilizzo di materiali come il cotone biologico, il bambù, la canapa e ovviamente materiali riciclati.
Inoltre la produzione è locale e a Km 0 per ridurre le emissioni di gas serra; anche i metodi di produzione sono sostenibili e si basano sulla produzione artigianale o a mano. Infine, è fondamentale che i capi siano duraturi e che quindi non seguano le tendenze veloci della moda.
Alcuni dati
Dal punto di vista ambientale, l’industria della moda utilizza grandi quantità di acqua e l’abbigliamento sostenibile può ridurre fino al 50% l’impatto idrico, fino al 30% le emissioni di gas
serra e fino al 70% i rifiuti tessili.
Inoltre, scegliendo capi di abbigliamento sostenibili si possono supportare le comunità locali e promuovere lo sviluppo economico sostenibile.
Dal punto di vista economico, invece, l’abbigliamento sostenibile riduce i costi di produzione e di consumo creando anche nuovi posti di lavoro nel settore della moda sostenibile. Infine, questi
capi sono più duraturi nel tempo e anche la qualità è migliore rispetto ai vestiti realizzati con la produzione industriale.
Brand sostenibili
Sono tanti i brand che hanno scelto di minimizzare i danni creati dalla moda sostenendo una produzione più sostenibile.
Partendo dai brand italiani troviamo Gucci e Prada, primi in classifica per l’impegno nel riciclo e nel ridurre l’impatto nell’ industria della moda. Anche Etro e Icebreaker utilizzano materiali eco-friendly e producono in modo responsabile.
Ma anche Alessandra Facchinetti, Toad & Co e altri brand di
lusso come Armani e Dolce & Gabbana sono accomunati dall’utilizzo di materiali riciclati. Nei brand di lusso internazionali, invece, troviamo Chanel, Stella McCartney e Burberry.
Ma ne troviamo anche tanti altri più economici come H&M Conscious, che è una linea di abbigliamento sostenibile di H&M che utilizza materiali riciclati e produce i capi in modo più responsabile; Zara Join Life che è un’iniziativa di Zara per promuovere il riciclo nell’ industria della moda e Patagonia, brand noto per la sua politica di riciclo e riutilizzo. Altri brand con iniziative di sostenibilità sono Uniqlo, Veja, che produce abbigliamento ed anche scarpe con l’utilizzo di materiali sostenibili, e fair trade, Outerknown, Koth, People Tree, Reformation ed Everlane.
L’ immensa vastità di brand e marche fanno capire la facilità con cui si possono fare scelte sostenibili ogni giorno, cominciando proprio dai capi che si indossano quotidianamente. Infatti possiamo sostituire brand di lusso che non hanno ancora adottato politiche di sostenibilità con altri altrettanto validi e lussuosi Lo stesso vale per quelli meno costosi, che allo stesso prezzo propongono capi di abbigliamento buoni e che soprattutto riducono l’impatto dell’industria della moda sull’ ambiente.
Stile sostenibile
Per avere uno stile più sostenibile segui questi consigli:
- compra meno e scegli meglio i capi da indossare: acquista esclusivamente ciò che ti serve;
- scegli materiali sostenibili: opta per materiali come cotone organico, lino, canapa o riciclo;
- verifica le etichette: cerca le etichette che assicurino la sostenibilità del prodotto;
- ripara e riutilizza: ripara i capi danneggiati e riutilizza i tessuti;
- conserva i capi: conserva i capi in modo adeguato per prolungarne la vita;
- second-hand: acquista capi di seconda mano o rivendi i tuoi vecchi capi:
- noleggio di abbigliamento: considera il noleggio di abbigliamento per occasioni speciali.
Conclusione
In conclusione, possiamo cercare di prestare maggiore attenzione anche al nostro modo di vestire, nonostante sembri un fattore che non influenza l’inquinamento della terra.
Con la moda sostenibile si promuove una maggiore responsabilità sociale, adottando pratiche consapevoli ed attente.
Ogni minima scelta conta per fare la differenza e garantire un futuro più rispettoso dell’ambiente.
Non seguire le tendenze, ma distinguiti dalla massa scegliendo con stile la sostenibilità.