Dove butto cosa? Scegliere dove gettare i rifiuti: una guida pratica

Secondaria di II grado – classe 1^E IIS Marelli Dudovich

Scegliere dove gettare i vari materiali non è sempre semplice, soprattutto quando alcuni alimenti sono confezionati in imballaggi composti da più materiali.

Di seguito cercheremo di fare chiarezza, proponendo uno schema riassuntivo semplice e utile per tutti.

Chi cucina maneggia ogni giorno confezioni diverse e spesso si chiede: “Dove butto questo?” Devo separare la carta dalla plastica? Le domande possono essere tante.

Alimenti

Per smaltire correttamente i rifiuti è importante separarli in base al materiale. Ad esempio:

  • la plastica va nel contenitore apposito per la plastica,
  • la carta nel bidone della carta,
  • il vetro nel cassonetto del vetro,
  • e così via.

È fondamentale non mescolare i diversi tipi di rifiuti, per facilitare il processo di riciclo.

Se hai dubbi su dove buttare un oggetto, puoi consultare le linee guida del tuo comune o contattare il servizio di raccolta rifiuti locale.

Anche piccoli gesti come il corretto smaltimento possono fare la differenza per un ambiente più pulito.

Per quanto riguarda gli imballaggi alimentari:

  • separa sempre i materiali (ad es. plastica e cartone),
  • svuota i contenitori da eventuali residui di cibo,
  • risciacquali se necessario,
  • e poi conferiscili nel bidone corretto.

Un imballaggio pulito è più facilmente riciclabile.

Vestiti

Uno dei rifiuti più difficili da gestire è rappresentato dai vestiti, soprattutto quelli provenienti dalla fast fashion.
Il riciclo tessile è un tema chiave dell’economia circolare.

Per smaltire correttamente i vestiti usati hai diverse opzioni:

  • Se sono ancora in buone condizioni, puoi:
    • donarli a organizzazioni benefiche,
    • offrirli a persone bisognose,
    • venderli o scambiarli nei mercatini dell’usato.
  • Se invece sono troppo usurati, portali presso i centri di raccolta per il riciclo tessile.
    Queste strutture trasformano i tessuti in nuovi materiali, riducendo gli sprechi.

È importante non gettare i vestiti insieme agli altri rifiuti e seguire sempre le indicazioni del proprio comune.

Riflettere sui propri acquisti può fare la differenza: acquistare meno, ma meglio, scegliendo capi di qualità, prodotti in filiere controllate, senza sfruttamento del lavoro e con materiali non nocivi per l’ambiente.

Ci hanno colpito molto le immagini delle spiagge africane invase da montagne di vestiti, o dei villaggi orientali sommersi dai rifiuti tessili.
Un esempio significativo è il documentario “Textile Mountain: The Hidden Burden of Our Fashion Waste”, che mostra con immagini forti le conseguenze della nostra moda usa-e-getta.

Ma noi cosa possiamo fare?

Per ridurre l’inquinamento, possiamo iniziare da azioni semplici nella vita di tutti i giorni:

  • evitare la plastica monouso, preferendo materiali riutilizzabili (come borracce, contenitori in vetro, sacchetti in stoffa);
  • differenziare correttamente i rifiuti, seguendo le indicazioni del proprio comune;
  • risparmiare energia e acqua, adottando comportamenti responsabili;
  • utilizzare mezzi di trasporto sostenibili, come bici e mezzi pubblici;
  • scegliere prodotti eco-friendly e a basso impatto ambientale;
  • partecipare a iniziative locali di pulizia e sensibilizzazione.


Ognuno di noi ha il potere di fare la differenza, quindi ogni gesto conta!